L’AIA attraverso le proprie articolazioni territoriali (le ARA) effettua la registrazione e la gestione dei dati sulle performance produttive e riproduttive degli animali, per ogni specie, razza o tipo, finalizzata alla conservazione della biodiversità, al miglioramento genetico ed alla valorizzazione delle produzioni.
L’AIA attraverso le proprie articolazioni territoriali (le ARA) effettua la registrazione e la gestione dei dati sulle performance produttive e riproduttive degli animali, per ogni specie, razza o tipo, finalizzata alla conservazione della biodiversità, al miglioramento genetico ed alla valorizzazione delle produzioni.
L’attività di raccolta dati è effettuata seguendo disciplinari approvati con decreto del MIPAAF e delibere dei Comitati tecnici dei controlli funzionali carne e latte, secondo i metodi e le norme sancite dall’International Committee for Animal Recording (ICAR), organismo internazionale deputato all’omologazione dei metodi ed alla standardizzazione a livello internazionale dei protocolli operativi. Questo garantisce una uniformità e confrontabilità dei dati in tutto il territorio nazionale ed internazionale.
all’AIA che provvede al loro inserimento in una banca dati unica nazionale ed alla gestione per ottenere informazioni riassuntive sulle produzioni di ogni animale e di ogni azienda.
agli Enti selezionatori per la selezione genetica.
agli allevatori in forma elettronica o cartacea, quale fondamentale strumento per il management aziendale al fine di migliorare l’efficienza aziendale, il miglioramento del benessere animale e conseguentemente la sostenibilità dell’allevamento.
Sui campioni effettuati durante il CF latte vengono eseguite dal laboratorio ARAL numerose analisi, quali: grasso, proteine, lattosio, caseina, urea, profilo degli acidi grassi, BHB, acetone, cellule somatiche.
È rivolto agli allevamenti di animali da reddito per la produzione di latte e carne. Le specie controllate sono i bovini, bufalini, ovini e caprini.
L’Adesione è volontaria e deve essere richiesta per iscritto dal titolare dell’azienda all’ufficio territoriale nella cui provincia di competenza si trova l’unità produttiva, compilando la modulistica allegata.
Sara Ratto
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