Il progetto, rispondendo agli obiettivi del PEI AGRI, individuabili nelle Priorità relative al miglioramento della competitività aziendale ed al conseguente aumento della produttività, nel rispetto della qualità delle produzioni e nella loro sicurezza alimentare evidenzia anche, nel comparto degli obiettivi trasversali del PSR, una particolare attenzione all’interfaccia ambientale, insito nel concetto di One Health, attraverso lo studio dei batteri zoonosici e portatori di fattori di antibiotico resistenza.
Il Progetto MOOH ha tre obiettivi principali che riguardano altrettanti livelli distinti all’interno del sistema allevamento, ma tra loro interconnessi, e una serie di obiettivi specifici per ciascun obiettivo principale.
A- Animali. Miglioramento stato sanitario e di benessere
- Controllo delle mastiti da batteri contagiosi attraverso l’applicazione di protocolli innovativi. Questi sono basati sull’applicazione della qPCR sia a livello di mandria sia a livello di singolo soggetto. A questo aspetto verrà associata l’applicazione di sistemi assolutamente innovativi di prevenzione a livello di impianto di mungitura. Prove preliminari in vitro svolte da UniMI-DSBCO UNIMI-DSBCOhanno indicato che l’utilizzo di guaine di mungitura funzionalizzate con nanoparticelle e sostanze antibatteriche sono in grado di ridurre significativamente la carica batterica dovuta ai batteri contagiosi, rappresentando così un significativo passo in avanti nel controllo di queste
- Corretta applicazione dei protocolli di asciutta selettiva. L’applicazione del protocollo sviluppato e verificato in campo dai proponenti si completerà con il controllo post-parto, aspetto fondamentale per garantire una significativa riduzione dei rischi sanitari e di uso degli antimicrobici. Questo approccio si basa su specifici algoritmi sviluppati grazie alle tecnologie disponibili in ARAL e saranno basati sul conteggio cellulare totale (SCC) e differenziale (DSCC), permettendo così una diagnosi precoce delle infezioni e, quindi, interventi più efficaci e meno rischiosi per lo sviluppo di AMR.
B-Allevamento. Prevenzione dei rischi sanitari e verifica del benessere animale
- Analisi sperimentale della valutazione del benessere animale mediante tecniche “omiche”. La disponibilità presso UniMI-DSBCO di strumentazioni innovative permetterà di effettuare analisi proteomiche e metabolomiche. Queste tecniche hanno la capacità di individuare concentrazioni molto basse di proteine, peptidi e molecole critiche per quanto riguarda la presenza di stati di stress e/o di infiammazione negli animali, aprendo così alla possibilità di misurare lo stato di benessere complessivo della mandria nel latte di Tali analisi permetteranno una maggiore standardizzazione e accuratezza delle misure, oltre che una maggiore frequenza delle valutazioni, così da individuare precocemente eventuali deviazioni dallo stato ottimale e comunque permettere un monitoraggio continuo dello stato di benessere della mandria.
- Verifica delle capacità delle DSCC di individuare situazioni di riduzione delle difese immunitarie. Studi preliminari svolti dai proponenti hanno permesso di individuare i livelli normali e ottimali di leucociti nel latte individuale [20]. La definizione di uno stato di normalità e la possibilità di misurare tali dati individualmente su base almeno mensile mediante i controlli funzionali, consentiranno di individuare soglie sotto le quali un animale o un allevamento possa essere considerato a rischio per uno stato di riduzione delle difese Tale indagine, al momento, non è mai stata effettuata né a livello nazionale né a livello internazionale e, se supportata da risultati positivi, potrà rappresentare una svolta fondamentale per affrontare correttamente i problemi sanitari dell’allevamento a 360°.
C-Interfaccia con Uomo ed Ecosistema.
In questo ambito del progetto ci proponiamo di ottenere una riduzione dei rischi in un approccio One Health (batteri zoonosici e portatori di AMR)
- Batteri contagiosi (Str.agalactiaee S. aureus) I batteri contagiosi sono considerati potenziali agenti zoonosici. Tuttavia, recenti indagini effettuate all’estero hanno indicato che una parte delle attuali infezioni delle bovine possa essere di origine umana. Mancando studi specifici a livello lombardo, la presenza e la frequenza di tale fenomeno non è nota. La disponibilità dei ceppi isolati in corso dei piani di controllo di cui al punto A.1. e delle tecnologie di sequenziamento del DNA in grado di svolgere indagini di natura genomica a costi assolutamente sostenibili in ambito zootecnico, permetteranno di verificare, per la prima volta, il livello di rischio di zoonosi e di zoonosi inversa nei nostri allevamenti e nelle nostre produzioni a salvaguardia di operatori, consumatori e animali.
- Esposizione a batteri contagiosi e vettori di AMR. Nell’ambito dell’allevamento vi è un’area critica dove potenzialmente si possono trasferire sia batteri patogeni sia batteri multiresistenti. Questa area è la sala di mungitura, dove vi è una grande dispersione di batteri in seguito alle operazioni legate alla mungitura. La disponibilità di un sistema innovativo di campionatura dell’aria (Coriolis, Bertin™) permette oggi di raccogliere campioni in modo più accurato rispetto al passato e utili all’applicazione di tecniche metagenomiche. La valutazione della presenza di tali agenti batterici e delle loro caratteristiche permetterà di verificare l’entità del problema e, quindi, quantificare il rischio per gli operatori e per gli animali e, auspicabilmente, la sua diminuzione, anche a seguito delle azioni di controllo previste al punto A di questo progetto. Questa valutazione a livello ambientale sarà accompagnata da una valutazione “a valle” ovvero a livello di latte prodotto, grazie ai risultati di studi preliminari ad opera dei proponenti che hanno permesso di mettere a punto una metodica per valutare pattern di resistenza agli antimicrobici (resistoma) del latte. Tale approccio permette una valutazione della AMR complessiva a livello di latte. Come tale rappresenta un indicatore della dinamica delle resistenze e potrebbe essere utilizzato come sistema di valutazione periodico (ad es., trimestrale) per verificare se le azioni messe in atto in allevamento stiano dando i risultati attesi e un’ulteriore garanzia per il consumatore.