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Vacca da Formaggio, da Gonzaga nuovi input per la selezione

La Fiera Millenaria di Gonzaga ha ospitato nei giorni scorsi nell’ambito della rassegna Bovimac il Convegno Tecnico dal titolo “Il futuro della Selezione per la vacca da Parmigiano Reggiano”, organizzato da ANAFIBJ, in collaborazione con ARA Lombardia, ARA Emilia Romagna e Consorzio del Parmigiano Reggiano. All’incontro hanno partecipato i tecnici dell’ANAFIBJ e del CFPR, con il prezioso contributo dei presidenti e direttori di ARAL, ARAER e di ANAFIBJ, oltre che del vicepresidente del CFPR. Si è discusso delle strategie e delle azioni che il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha adottato in tema di sostenibilità e benessere animale, con la presentazione finale dell’evoluzione dell’indice genetico ICS-PR, che ANAFIBJ ha messo a punto sin dal 2018 e che ora è arrivato il momento di aggiornare.

Nella discussione finale si è convenuto di procedere integrandosi verticalmente in filiera a partire dagli allevatori, le loro associazioni che rilevano dati e svolgono i controlli funzionali, sino a coinvolgere gli enti selezionatori, quale ANAFIBJ, per terminare con la valorizzazione del prodotto finale da parte del CFPR.

Durante le relazioni tecniche si è precisato che il 94% delle bovine che producono latte da Parmigiano Reggiano sono di razza Frisona e che, in termini di latte, contribuiscono per il 98-99% del totale latte lavorato dai caseifici. Questa popolazione di bovine da latte selezionate nel tempo ora evidenzia, sui soggetti genotipizzati nell’ultimo anno, un 33% di genotipi BB per la K caseina e una resa casearia che è passata dal 7,2% (nel 2005) al 7,67% nel 2021.

La bovina da latte del comprensorio P-R del 2005 produceva 14 forme di Parmigiano Reggiano all’anno, mentre nel 2021 ben 18,5 forme/anno. Tutto ciò sta indicare un miglioramento genetico e gestionale rilevante, se solo lo associamo alla riduzione dell’interparto dai 160 giorni del 2011 ai 143 giorni del 2022, oltre che alla riduzione delle cellule somatiche, dalle 380.000 per ml del 2011 alle 260.000 per ml del 2022.

Interessanti anche i trend in costante ascesa legati sia all’efficienza alimentare, quindi bovine che sfruttano meglio la razione, sia all’impatto ambientale, minore emissione di CO2 nell’atmosfera per Kg formaggio prodotto. Il Convegno di Gonzaga edizione 2022 ha permesso di declinare la Genetica per l’Italia, discussa nella edizione 2021, nell’ambito del consorzio del Parmigiano Reggiano, specificando che la razza Frisona ha dimostrato di essere una razza «adatta» a produrre Parmigiano Reggiano di qualità e a creare reddito per gli allevatori, permettendo di migliorare non solo le performance produttive, ma anche dei caratteri legati alla salute e fertilità, a tutto vantaggio del benessere animale.

Per i prossimi anni si prevede di integrare l’ICS-PR con «nuovi fenotipi» quali l’attitudine casearia, che permetterà di rendere la razza ancora più adatta a produrre Parmigiano Reggiano e/o formaggi stagionati, con altri fenotipi più legati al benessere dell’animale e all’impatto ambientale. L’evento si è concluso con una proposta condivisa e lanciata dall’ANAFIBJ, per mezzo del direttore Cassandro e del presidente Trezzi, ovvero inserire nuovi caratteri nell’ICS-PR e farlo diventare l’indice di selezione del comprensorio, incrementando le genotipizzazioni delle femmine al fine di sfruttare il potenziale della genomica, oltre che tracciare le bovine per le caratteristiche di essere nate e allevate in allevamenti del comprensorio, nonché iscritte al libro genealogico di razza e selezionate per l’Indice di Caseificazione e Sostenibilità dell’ANAFIBJ.