“E’ facile piangere su quello che sta succedendo, ma dobbiamo sempre guardare avanti: perché una zootecnia forte rimane centrale nel concetto di economicità dell’agricoltura stessa. Fondamentale quindi promuovere sempre anche la collaborazione fra le diverse realtà del Sistema Allevatori e fare rete per condividere insieme tutte le possibili opportunità che possono dare nuovi imput al nostro settore”.
Questo il messaggio lanciato ieri da Gian Enrico Grugni, presidente dell’Associazione Regionale Allevatori della Lombardia (ARAL, nella foto con il presidente AIA Roberto Nocentini) al convegno sulle “opportunità e prospettive di mitigazione della competizione alimentare e uso di risorse sostenibili nella filiera latte”, organizzato in collaborazione con A.I.A. (Associazione Italiana Allevatori) alla 96esima FAZI di Montichiari.
Grande affluenza al Centro Fiera del Garda per un importante momento tecnico di confronto che, come spiegato dal direttore generale A.I.A. Mauro Donda, “ha puntato a mettere al centro per l’appunto il concetto di mitigazione, ovvero una strategia globale di produzione sostenibile degli allevamenti in termini non solo di impatto ambientale ma anche di miglioramento del benessere animale con l’obbiettivo di garantire un utilizzo efficiente delle risorse. Quando parliamo di questo concetto quindi non ci riferiamo ad una declinazione puntuale di un singolo aspetto della sostenibilità, ma ad una attività più complessiva che per essere messa in pratica deve essere sostenuta anche dall’assistenza tecnica che anche ARAL in questi anni ha portato avanti molto bene”.
Molti e qualificati gli interventi, che hanno puntato a mettere in luce elementi importanti come l’uso della risorsa suolo nella filiera latte della Pianura Padana, o la valorizzazione della sinergia tra sottoprodotti dell’agroindustria e foraggi aziendali per aumentare efficienza produttiva e sostenibilità dell’azienda. Le conclusioni sono state affidate ad Andrea Azzoni, direttore vicario della DG Agricoltura di Regione Lombardia.
“Il settore del latte sta navigando da tempo fra molte difficoltà, ma ha nel costante avanzamento tecnico un fattore chiave della sua crescita economica e qualitativa – ha detto il presidente AIA Roberto Nocentini -. Nel mestiere di allevatore la passione non basta più: occorrono competenze, conoscenze, una capacità di pronta replica alle istanze che arrivano dal mercato: per questo i temi della sostenibilità economica e ambientale affrontati attraverso la mitigazione sono assolutamente fondamentali”.