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Coronavirus, ad aprile calo del 9% per import lombardo latte e carne

Nel mese di aprile le importazioni di latte e carne in Lombardia sono calate del 9%: per la precisione sono state importate 48.000 tonnellate di latticini contro le 52.000 del mese di marzo. Le prime voci riguardano lo yogurt (12.000 tonnellate, a marzo erano 14.900), il latte liquido pastorizzato (14.800 tonnellate) e il latte liquido crudo (7.400 tonnellate). Per quanto riguarda le carni, le importazioni in Lombardia sono passate dalle 19.900 tonnellate del mese di marzo alle 17.700 del mese di aprile. Le voci principali riguardano le carni suine (7.800 tonnellate) e quelle bovine (6.000 tonnellate).Calo quindi importante ma legato principalmente alla chiusura di alcuni canali commerciali: difficile quindi capire se questi risultati nascondano un maggior orientamento di acquisto verso le materie prime autoctone come auspicato a gran voce organizzazioni agricole ed istituzioni, che a più riprese hanno sollecitato una solidarietà di filiera con industria e grande distribuzione. “Questo calo non può ancora lasciarci soddisfatti – ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Fabio Rolfi -. Considerando il grave stato di crisi del settore, ad esempio del circuito del suino dop, queste importazioni seppure in calo sono ancora ad un livello difficilmente accettabile. Serve una grande campagna di sensibilizzazione a favore delle materie prime lombarde: la Regione vuole giocare la partita coinvolgendo grande distribuzione e industria ragionando in termini di filiera che saranno sempre più incentivati anche nell’ambito dei fondi Psr”.