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Sunicoltura, allarme Coldiretti: “Troppe cosce estere, settore a rischio”

Con le quotazioni dimezzate dall’inizio della pandemia e scese a poco piu’ di un euro al chilo, è crisi per la suinicoltura: a rischio i 5mila allevamenti presenti in Italia e con essi anche il circuito delle produzioni Dop a partire dai 12,5 milioni di prosciutti crudi Parma e San Daniele prodotti in Italia. A lanciare l’allarme è Coldiretti, che denuncia una “situazione divenuta ormai insostenibile con le spese per l’alimentazione degli animali, dal mais alla soia, che hanno registrato rincari fino al 26% mettendo in difficoltà i produttori che non vedono ripagati neppure i costi di allevamento”.

Preoccupa in modo particolare l’invasione di cosce dall’estero. “Circa 4,7 milioni in media – afferma Coldiretti – quelle che ogni mese si riversano sul nostro mercato per ottenere prosciutti da spacciare come Made in Italy. Non e infatti ancora obbligatorip indicare la provenienza della carne dei salumi in etichetta: col risultato che due prosciutti su tre venduti in Italia sono ottenuti da maiali stranieri senza alcuna evidenziazione in etichetta.” Secondo l’organizzazione “servono interventi mirati e urgenti perché siamo al punto di non ritorno con una situazione che rischia di compromettere per sempre la potenzialità produttiva nazionale con una destrutturazione degli allevamenti difficilmente recuperabile”.